IVA nelle dogane 2016

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Inserito il 25/ottobre/2016 da nella sezione Fiscale - Novità

Iva nelle dogane 2016

di Francesco D’ Alfonso

Seac

€ 33.00

La globalizzazione dell’economia reale richiede sempre più alle aziende nazionali di utilizzare tutte le leve a loro disposizione per aumentare la propria competitività nei confronti delle aziende estere.  In questo contesto, gli aspetti fiscali/doganali assumono un ruolo determinante sia come elemento di minimizzazione dei costi che come strumento per ottimizzare i flussi di merce verso l’estero. La conoscenza degli obblighi IVA, nonché, naturalmente, dei correlati adempimenti doganali, e delle opportunità che la relativa normativa offre diviene, quindi, un importante fattore di competitività per le aziende. In questa ottica va letta anche l’entrata in vigore, a partire dal 1° maggio 2016, del Codice doganale dell’Unione (CDU), volto appunto a semplificare e rendere più rapidi, soprattutto attraverso l’utilizzo di strumenti informatici, gli adempimenti in dogana.
Nel testo vengono analizzate in maniera chiara ed esaustiva tutte le problematiche fiscali/doganali concernenti le operazioni con i paesi extra UE, anche sulla base di un’attenta ricostruzione della relativa prassi. Di particolare rilievo sono, per quanto concerne l’imposta sul valore aggiunto, le novità applicative derivanti dall’ entrata in vigore del CDU, le importanti modifiche normative ed i conseguenti interventi di prassi in materia di plafond IVA, piccole spedizioni non commerciali e di valore trascurabile, depositi IVA, nonché gli ultimi aggiornamenti per quanto concerne gli obblighi  “black list” e quelli relativi allo “spesometro”. Vengono, inoltre, descritti con minuzia gli adempimenti tributari connessi alle diverse operazioni e, attraverso l’utilizzo di schemi e la presenza di numerosi esempi (anche concernenti la modulistica), nonché di tabelle riassuntive, viene fornita una soluzione operativa alle molteplici problematiche in cui può incorrere l’operatore economico nazionale. Infine, il continuo richiamo agli orientamenti comunitari ed, in particolare, alle sentenze della Corte di giustizia UE, consente di comprendere al meglio la normativa esistente, nonché di risolvere eventuali dubbi che dovessero sorgere in ordine all’ interpretazione della stessa.

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