Il danno psichico e la prova nel processo. Profili sostanziali e processuali dell’accertamento
Francesca Toppetti
Maggioli Editore
€ 28.00
Il presente volume è un’analisi del delicato tema del danno psichico, le cui manifestazioni non sempre hanno delle ripercussioni immediatamente tangibili.Tale danno deve essere provato attraverso l’oggettiva dimostrazione dell’esistenza di uno stato di compromissione di una qualsiasi delle funzioni psichiche dell’individuo. L’opera esamina i meccanismi concreti attraverso cui si giunge all’ accertamento dell’effettiva esistenza del danno psichico, evidenziando operativamente:
- cosa allegare;
- come procede il C.T.U. (poteri, doveri e limiti);
- l’autonomia del Giudice rispetto al C.T.U.
Grazie all’ ampia rassegna di giurisprudenza che ripercorre le più frequenti ipotesi applicative, il testo risulta di grande utilità per i Professionisti – tanto Avvocati, quanto Medici che operino quali C.T.U. o C.T.P. – per i quali costituisce un utile strumento di lavoro nella ricostruzione delle fattispecie di danno psichico: danno psichico da stalking, danno biologico terminale, lutto patologico, sequele psichiche del minore vittima di abusi, danno psichico e malpractice sanitaria, danno psichico da nascita indesiderata, mobbing, nonnismo, bullismo. Il volume approfondisce il delicato ruolo del Consulente Tecnico d’Ufficio, che – posto l’ineludibile onere di allegazione documentale puntuale, gravante su chi agisce in giudizio – può anche assumere il ca- rattere di “fonte oggettiva di prova” ed evidenzia, altresì, la funzione di Peritus Peritorum del Giudice, che può non conformarsi alle valutazioni del C.T.U. Di assoluta novità è l’attenzione dedicata alla compromissione dell’ambiente come causa di danno psichico, in una serie di situazioni pratiche, quali non solo l’immissione di rumori molesti, ma anche l’inquinamento e i disastri ambientali con la connessa inevitabile paura di ammalarsi. La seconda parte dell’opera è dedicata ad un prezioso approfondimento di tipo tecnico specialistico che analizza il danno psichico attraverso la “lente” dello psichiatra, chiarendone il ruolo fondamentale nella prova e nella quantificazione. Questa parte del testo fa da pendant alla prima, di cui riprende la struttura, ripercorrendone le varie sfaccettature applicative (stalking, mobbing, lutto, erronee prestazione sanitarie e così via).