Fringe benefits e piani di welfare
di Fabio Ghiselli e Ilaria Campaner Pasianotto
IPSOA
540 pagine
40 euro
In questo libro vengono analizzati tutti i più diffusi fringe benefits, singolarmente attribuiti o ricompresi in un Piano di welfare.
In un unico volume sono trattati gli aspetti civilistici, contabili e fiscali per l’azienda e il dipendente, ma anche quelli giuslavoristici, legati alla contrattazione collettiva e individuale, contributivi e retributivi, con un particolare sguardo alla valutazione economica dei benefici in caso di risoluzione del rapporto di lavoro.
Sono esaminati diversi aspetti dei fringe benefits e dei Piani di welfare:
- l’analisi delle fasi di costruzione di un “Piano” (chi, cosa, come);
- gli effetti economici comparati con l’alternativa di un normale aumento di stipendio;
- la disciplina fiscale – diretta e indiretta – di ogni singolo “benefit” maggiormente in uso sul mercato;
- la conversione dei premi di produttività.
Tutti temi vengono sviluppati sia per l’azienda datore di lavoro, sia per il dipendente beneficiario.
Il tema ha una triplice valenza: quella di costituire un elemento del pacchetto retributivo del lavoratore dipendente che l’azienda introduce allo scopo di premiare, incentivare e fidelizzare il proprio personale, quella di migliorare il benessere dei lavoratori attraverso una offerta di beni e servizi mirati alle esigenze dei singoli e del nucleo familiare di appartenenza e, infine, quella di fungere da elemento di supporto e di complementarietà ai servizi offerti dal sistema di welfare pubblico.
Numerose ricerche a livello internazionale dimostrano, senza ombra di dubbio, che il miglioramento del benessere complessivo dei lavoratori, accompagnato da un clima aziendale positivo, accresca la produttività e lo stesso sviluppo dell’impresa. Così come è evidente che l’adozione di questi strumenti, in luogo di un aumento della retribuzione monetaria, conduca, contemporaneamente, a un risparmio sul costo del lavoro per l’impresa e ad un maggiore potere d’acquisto per i lavoratori.
Ma non è solo un libro “tecnico”, perché una particolare attenzione è volta alla gestione e alla valorizzazione del “capitale umano”. Non si può dimenticare che il capitale umano è la risorsa sulla quale si centra la vita dell’impresa: è un fattore determinante per la costruzione di un futuro di sviluppo così come può esserlo per un lento declino. È ormai opinione diffusa da tempo che la valorizzazione del capitale umano sia fondamentale per sostenere la crescita economica e per rafforzare la coesione sociale, così come è questo capitale a poter garantire – come unico indispensabile elemento – l’introduzione delle innovazioni tecnologiche e organizzative dalle quali dipende la produttività dei fattori di produzione.