La riforma della legge fallimentare. Prima lettura del codice della crisi e dell’insolvenza.

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Inserito il 9/agosto/2022 da nella sezione Fiscale - Legale - Novità

Aggiornato con il D.Lgs. 17 giugno 2022 n. 83 di attuazione  della  direttiva  (UE)  2019/1023  (cd.  direttiva insolvency)  pubblicato in G.U. il 1° luglio 2022

Giovanni Battista Nardecchia

Nel Diritto editore

Euro 28

Il volume offre una prima ragionata lettura del CCII analizzando i profili di continuità e quelli di novità rispetto all’attuale disciplina. Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38, del 14 febbraio 2019 (CCII) rappresenta una svolta epocale nella disciplina della crisi d’impresa in quanto determinerà l’archiviazione del R.D. 16 marzo 1942, n. 267. Codice che ha subito significative modifiche, dapprima con il decreto correttivo di cui al d.lgs. 26 ottobre 2020, n. 147 e successivamente con il recente d.lgs. 17 giugno 2022 n. 83 di attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 (cd. direttiva insolvency). Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza ha una vocazione tendenzialmente universale, vocazione immediatamente manifestata dall’art. 1, in quanto diretto ad una riforma organica delle procedure concorsuali che regolano lo stato di crisi o di insolvenza di qualsiasi debitore – ivi compresi consumatori, professionisti ed imprenditori di ogni dimensione e natura, anche agricoli – operante come persona fisica, persona giuridica o altro ente collettivo, gruppo di imprese o società pubblica, con esclusione solo dello Stato degli enti pubblici così qualificati dalla legge nonché delle imprese di rilevanti dimensioni soggette all’amministrazione straordinaria.

 

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