Nuovo Concordato Preventivo dopo il DL 83/2015
Ipsoa- Francis Lefebvre
Euro 107.00 anziché Euro 119.00
Il diritto fallimentare negli ultimi anni ha subito radicali modifiche e l’impresa è sempre più incentivata ad affrontare la crisi per evitare l’insolvenza e quindi il fallimento e i numerosissimi interventi legislativi in materia hanno indicato una direzione precisa all’ impresa: affrontare la crisi e trovare un accordo con i creditori per evitare l’insolvenza e quindi il fallimento. La prima parte del Memento è quindi dedicata agli strumenti di risanamento della crisi: il concordato preventivo, gli accordi di ristrutturazione dei debiti (quello ordinario e quelli particolari per l’impresa indebitata con creditori finanziari), il piano attestato di risanamento e le procedure in caso di sovra indebitamento. Seguono poi la trattazione del fallimento, della liquidazione coatta amministrativa e dell’amministrazione straordinaria. Completano l’opera gli adempimenti fiscali e contabili e la disciplina penale. L’appendice riporta tre esempi pratici redatti dai professionisti della PricewaterhouseCoopers: un piano attestato, un accordo di ristrutturazione e un concordato preventivo (un ricorso del debitore e la proposta concorrente del creditore, completi della relativa relazione del professionista). L’opera è aggiornata con tutta la normativa e la giurisprudenza più recente illustrata con un taglio pratico e concreto, grazie anche alle centinaia di tabelle esplicative e agli schemi riepilogativi. Le principali novità all’interno dell’ed 2016, introdotte soprattutto dal DL 83/2015 conv. in L. 132/2015, sono:
-per le imprese in crisi che vogliono avviare un risanamento: possibilità di chiedere finanziamenti urgenti
-importanti novità relative al concordato preventivo:
-creditori chirografari: la proposta deve garantire il pagamento di almeno il 20% del loro credito
-approvazione delle proposte di concordato: eliminazione del silenzio-assenso dei creditori
-il creditore può avanzare proposte concorrenti rispetto a quella del debitore, da sottoporre poi al voto dei creditori
-possibilità di fare offerte concorrenti nel concordato c.d. chiuso
-contratti pendenti: disciplina uniformata con quella del fallimento, comprese le norme in tema di leasing
-possibilità per l’impresa in crisi di concludere un nuovo accordo di ristrutturazione o una convenzione di moratoria con i principali creditori finanziari (banche o intermediari), estendendone poi gli effetti agli altri
-particolari modifiche nella procedura di fallimento:
-requisiti per la nomina a curatore;
-riduzione dei termini di gestione della procedura e possibilità, in caso di liquidazione dell’attivo, di chiudere il fallimento anche in pendenza di cause;
-corsia preferenziale per la soluzione delle controversie giudiziali pendenti
-estensione della disciplina penale anche ai nuovi strumenti di risanamento
-novità per l’amministrazione straordinaria in tema di cassa integrazione guadagni, di attuazione del programma di liquidazione e di disciplina delle imprese grandissime (DL 1/2015 conv. in L. 20/2015)