Commentario del Codice di Procedura civile 2023
Alberto Tedoldi
Zanichelli Editore
Euro 85
Le impugnazioni sono sempre state – e sono divenute ancor più dopo le recenti riforme e con l’affermarsi di orientamenti giurisprudenziali formalistici in proporzione geometricamente crescente – «croce e delizia» per chi operi nel campo del contenzioso civile, amministrativo, tributario e contabile. Mille e mille questioni sorgono e vengono dibattute nel foro, conducendo a frequenti pronunce di inammissibilità, di improcedibilità e di estinzione, che sbarrano la strada a ogni possibile rivisitazione del giudizio di merito, sempre più spesso inattingibile. Se a ciò si aggiungono la frequente insufficienza dell’istruttoria svolta in prime cure – salvo demandarla integralmente (ex ante) e adesivamente (ex post) a «onnivore» consulenze tecniche d’ufficio – la sommarietà della cognizione e il diffuso utilizzo di fictiones iuris, divenute ormai regola nei civili litigi, a onta del rito ordinario, semplificato o speciale, si ha il quadro di un sistema giudiziario che persegue affannosamente il far presto rispetto al far bene, per tener dietro a classifiche internazionali Doing business, unicamente all’insegna di un’utilitaristica efficienza econometrica e «giurimetrica», alla cui stregua «le impugnazioni sono un lusso che non ci possiamo permettere». Eppure, la storia del processo e il metodo euristico insegnano che si valuta meglio dopo che altri hanno esaminato il caso e dissodato il terreno nel fuoco dialettico del contraddittorio, emanando una decisione motivata, le cui ragioni sono sottoposte a falsificazione attraverso i rimedi impugnatori. Questo libro intende offrire ai naviganti una mappa aggiornata, sia pure composta da vasta congerie di cautele e di clausolae salutares, come si diceva un tempo, onde non incorrere in errori, tanto più incombenti e minacciosi per il bizantino complicarsi della disciplina e per il proliferare di incerte e variabili applicazioni giurisprudenziali, quanto più funeste ed esiziali in questo campo, da cui dipende la formazione del giudicato sostanziale, cioè del valore ultimo al quale ogni ordinamento giuridico tendenzialmente aspira. Il volume è aggiornato al d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (c.d. Riforma Cartabia).