Codice della separazione del divorzio e tutela dei minori – Operativo 2016
a cura di Massimiliano di Pirro
Pagine 1120
Edizioni Giuridiche Simone
65,00 €
Ognuno arriva all’altare a modo suo: c’è chi aspetta un bambino, chi passano gli anni e si deve sistemare, chi vuole mettere la testa a posto dopo averla scassata per anni, chi crede all’amore e allora è inutile aspettare, chi vuole far contenti mamma e papà, chi vive in baracca e finalmente potrà stare più comodo. E qualcuno, chissà, lo fa anche un pò per amore.
Poi con gli anni le cose cambiano: la moglie s’ingrassa e il marito si stempia (ma anche il contrario), il pigiama oversize che rimuove ogni fantasia, le serate stimolanti davanti ai plastici di Bruno Vespa, chi vota Berlusconi e chi Renzi (no, l’esempio è sbagliato…), e ci si trova all’improvviso davanti a quella strana specie animale che è l’avvocato matrimonialista (ma perché si chiama così uno che le persone le fa separare?). E si fanno i conti: questo a te e questo a me, i figli a te ma la domenica a me, e quello che sembrava amore si mostra per quello che è: un calesse.
Ecco, questo codice si occupa del calesse, delle regole che cercano di farlo funzionare quando si rompe. Sono regole spesso sbagliate (si può divorziare soltanto dopo tre anni dalla separazione), nebulose (in cosa consiste questa benedetta «intollerabilità» della convivenza, presupposto della separazione?), inventate (gli sposi devono essere di sesso diverso), misogine (la moglie deve portare il cognome del marito) e ingiuste (l’ex coniuge deve mantenere il tenore di vita che aveva durante il matrimonio). Si è cercato, perciò, di dare una lettura «correttiva» di questo microcosmo normativo, alla luce dei principi costituzionali di solidarietà ed uguaglianza.
Le norme analizzate sono numerose, a partire da quelle costituzionali (artt. 29 e 30), brandite dai teocon per sbarrare le porte ai matrimoni gay.
Il «cuore» dell’opera è il commento alle norme del codice civile e del codice di rito, distribuite in parti diverse, per comodità espositiva, ma strettamente annodate tra loro sul piano dei contenuti con molteplici rinvii interni.
Un’analisi minuziosa è riservata alla legge sul divorzio (L. 898/1970) e a numerose disposizioni, con importanti ricadute in ambito familiare, in materia di affidamento condiviso (L. 54/2006), violenza nelle relazioni familiari (L. 154/2001), adozione (L. 184/1983), Patti lateranensi (L. 121/1985), cittadinanza (L. 91/1992) e stato civile (d.P.R. 396/2000).
Non poteva mancare, ovviamente, la normativa europea e alle norme interne che disciplinano aspetti particolari del rapporto coniugale.
Tra le novità attualmente in discussione è interessante segnalare il d.d.l. Cirinnà che prevede il riconoscimento di alcuni diritti, oggi di esclusiva prerogativa dei coniugi, anche alle persone conviventi; vi è poi una disamina della L. 162/2014 sulla convenzione di negoziazione assistita in materia di separazione e divorzio, la L. 55/2015 sul divorzio breve e, de iure condendo, il d.d.l. 1504 bis sul divorzio diretto.
Particolare attenzione è dedicata alla tematica dei matrimoni omosessuali e dell’adozione del figliastro (stepchild adoption).
Questa nuova edizione, inoltre, affronta numerosi aspetti relativi alla tutela dei minori in materia di conflitto tra figli e genitori, diinterdizione e di inabilitazione, di separazione e divorzio.
L’opera è completata da un’accurata selezione di norme complementari e da un ricco formulario, che affronta le principali questioni relative alla patologia del rapporto coniugale.
Novità di questa edizione è rappresentata dalla possibilità di scaricare gratuitamente, tramite QRCode, tutte le novità relative alleUnioni Civili e alle convivenze di fatto attualmente in discussione (d.d.l. Cirinnà).