Il Processo Tributario – VI edizione
di Luigi Quercia
Pagine 464
Edizioni Giuridiche Simone
42,00 €
La sesta edizione del manuale: al processo tributario viene pubblicata proprio all’indomani delle numerose modifiche apportate dal Legislatore delegato del 2015 e dopo tre anni dalla precedente edizione.
In particolare, il titolo II del D.lgs. 156/2015 ha dato attuazione parziale alla delega per la revisione del contenzioso tributario e l’incremento della funzionalità della giurisdizione tributaria, le cui linee direttrici sono rappresentate da:
— l’estensione degli strumenti deflattivi del contenzioso e, in particolare,
il potenziamento dell’istituto della conciliazione giudiziale;
— l’uniformazione e l’estensione della tutela cautelare;
— l’immediata esecutivita, per tutte le parti in causa, delle sentenze delle
commissioni tributarie provinciali e regionali;
— il rafforzamento del principio di condanna al pagamento delle spese di lite;
— l’ampliamento dell’utilizzazione della posta elettronica certificata.
Gli interventi relativi al contenzioso tributario, di modifica delle norme preesistenti e di introduzione di nuove disposizioni, come affermato nella relazione illustrativa al D.Lgs. 156/2015, si inseriscono in un contesto economico e in un sistema normativo di gran lunga diversi rispetto a quelli sussistenti ai tempi della riforma operata con i decreti legislativi 545 e 546 del 1992.
A tal proposito, le novellate disposizioni normative hanno il dichiarato fine di superare le problematiche insite all’attuale contenzioso tributario, caratterizzato da un elevato numero di controversie, di cui la gran parte di modico valore, una sempre piu pressante richiesta di sospensione degli atti impositivi e una residuale applicazione dell’istituto della conciliazione.
Anticipando, per un attimo, quello che sarà lo sviluppo del manuale, si evidenziano, sin da ora, gli interventi di maggiore spessore operati con la novella in rassegna.
Innanzitutto, è stata modificata la disciplina della conciliazione giudiziale, ora esperibile fino all’udienza di trattazione dell’appello e non più esclusivamente in primo grado. È stato esteso l’ambito di applicazione, ai gradi successivi al primo, della sospensione cautelare, sulla spinta della giurisprudenza della Corte costituzionale (sentenza n. 217/2010) e della Corte di Cassazione (sentenza SS.UU. 8053/2014). Inoltre, è stata introdotta, con il nuovo art. 67bis, l’esecutività immediata delle sentenze tributarie emesse dalle Commissioni tributarie provinciali e regionali nonché, per l’effetto, la riconosciuta possibilità, per il contribuente, di richiedere l’ottemperanza delle pronunce non definitive a lui favorevoli, per la parte del tributo corrisposto in eccedenza rispetto a quanto statuito dalla sentenza di primo grado. Sono state, poi, apportate modifiche all’istituto della soccombenza processuale, con la previsione della compensazione delle spese di giudizio solo in presenza di gravi ed eccezionali ragioni e l’introduzione espressa della responsabilità aggravata di cui all’art. 96, comma 1, c.p.c.
Si precisa che la riforma in rassegna è entrata in vigore il 1° gennaio 2016, ad eccezione delle disposizioni relative ai nuovi articoli 67bis (esecuzione provvisoria delle sentenze delle commissioni tributarie) e 69 (esecuzione delle sentenze di condanna in favore del contribuente) del D.Lgs 546/1992, nonché della disposizione abrogativa dell’articolo 69bis del vigente D.Lgs 546/1992, per le quali l’entrata in vigore è stabilita al 1° giugno 2016.
Peraltro, le nuove norme processuali si applicano a tutti i giudizi pendenti alla data della loro entrata in vigore.
Alla luce di queste e di altre novità, in tema di riforma del sistema sanzionatorio e riscossivo, si è resa necessaria una rivisitazione del testo, operata anche con un puntuale richiamo alle ultime evoluzioni della giurisprudenza della Suprema Corte e ai più recenti orientamenti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Agenzia delle Dogane e della dottrina più autorevole.