Alessandro Viglione
G.Giappichelli Editore
Euro 13.50 anziché Euro 15
La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 32/2014 – intervenuta per sancire l’illegittimità costituzionale degli articoli 4 bis e 4 vicies ter del d.l. 30 dicembre 2005, n. 272 convertito, con modificazioni, dalla l. 21 febbraio 2006, n. 49 (nota ai più come Fini-Giovanardi, dal nome dei suoi estensori) – ha, di fatto, rivoluzionato la disciplina sanzionatoria in materia di stupefacenti, incidendo su alcune importanti disposizioni del d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309. In particolare, si è imposto, con il superamento della concezione unitaria di “sostanza stupefacente” e di presunzione di pari pericolosità delle sostanze, introdotti dalla Fini-Giovanardi, il ritorno all’antica dicotomia droghe “leggere” – droghe “pesanti”. La pronuncia della Consulta ha perciò imposto una presa di posizione del Governo, chiamato d’ urgenza ad intervenire con il d.l. 20 marzo 2014, n. 36 convertito, con modificazioni, dalla l. 16 maggio 2014, n. 79 per far fronte al vuoto normativo venutosi inevitabilmente a creare.